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Specializzato nel  trattamento del Linfedema e del Lipedema e nella riabilitazione oncologica post operatoria nella donna operata al seno.
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Il Linfedema

Cos’è ?

Il Linfedema è una patologia cronico degenerativa, progressiva e debilitante causata da un rallentamento o dall’incapacità di trasporto di liquido (linfa) nei tessuti (linfostasi) degli arti superiori o inferiori. 

Questa patologia si manifesta come gonfiore su un arto rispetto a quello opposto - o talvolta su entrambi - determinando così un accumulo di fluidi a livello sottocutaneo, conseguenza di un danno del Sistema Linfatico di riassorbire la linfa stessa. 

 

Nella classificazione clinica conosciamo due tipi di Linfedemi: 

- Il Linfedema Primario è solitamente un linfedema congenito o ereditario, è associato ad un incompleto sviluppo dei vasi linfatici (generalmente durante lo sviluppo prenatale) che può presentarsi alla nascita, in età puberale-giovanile oppure in età adulta. 

- Il Linfedema Secondario è un linfedema acquisito dove si evidenzia un danno diretto del sistema linfatico in origine sano e perfettamente funzionante. La chirurgia oncologica è tra le cause più frequenti e conseguentemente terapie oncologiche come chemioterapia e radioterapia ma anche da traumi, ustioni, grandi cicatrici, infezioni, per via dell’utilizzo di farmaci per la cura di malattie endocrine o ancora da insufficienza venosa cronica. 

 

In Italia si registrano circa 40.000 nuovi casi all’anno di linfedema, tra forme primarie e secondarie.

 

La Valutazione

La valutazione del linfedema avviene attraverso un’attenta ispezione della parte interessata, osservando alcuni segni clinici tipici (Segno di Stemmer, segno della fovea, la ballotabilità, il colore, il termottato e la presenza di alterazioni cutanee) che fanno sospettare la presenza di esso. 

 

Segno di Stemmer

Il test per il segno di Stemmer (esclusivo per l’arto inferiore) consiste nel sollevare verso l’alto la plica cutanea del 2 dito del piede e il test risulta positivo quando la manovra risulta difficile o impossibile. Inoltre è possibile praticare la palpazione dell'area di interesse sia per l’arto superiore che inferiore ricercando la Plicabilità, cercando di sollevare la pelle usando il pollice e l'indice in un movimento simile ad un “pizzico”. Dove non sarà possibile ottenere la plica avremo un indice di edema consistente con conseguente ispessimento della cute.

 

Segno della Fovea

Il test per il segno della fovea consiste nell’esercitare per alcuni secondi una pressione sulla parte interessata con il polpastrello del pollice o dell’indice. Il segno viene considerato positivo se rimane una fossetta, più o meno profonda, che tende a regredire entro pochi minuti; in questo modo si valuterà la consistenza dell’edema.

 

La diagnosi strumentale

Esistono una serie di esami clinici che possono essere utili, in alcuni pazienti ma non in tutti, per avere un quadro più chiaro della funzionalità del sistema linfatico e formulare con più certezza una diagnosi.

Alcuni di questi sono la Linfoscintigrafia che mette in risalto i vasi linfatici superficiali e profondi lungo tutto il loro decorso anche in caso di linfedemi avanzati permettendo di identificare i linfonodi drenanti valutando anche gli effetti dell’esercizio muscolare sul flusso linfatico.

 

La Linfofluoroscopia con verde di indocianina, consente uno studio del sistema linfatico superficiale dal vivo, dinamico e in tempo reale e allo stesso tempo ci permette di vedere un edema subclinico in modo da poter intervenire precocemente. Grazie alla Linfofluoroscopia è possibile mettere in evidenza le vie linfatiche ancora funzionanti o le aree di stasi linfatica in modo da poter impostare conseguentemente un trattamento personalizzato sul paziente.

 

L'Ecografica  viene solitamente utilizzata nello studio dei pazienti affetti da Linfedema per lo studio vascolare e quindi attraverso l’Ecocolordoppler e per lo studio Tissutale l’Elastosonografia.

 

Le Terapie

La Terapia Complessa Decongestiva (o Decongestionante) è una terapia composta da una serie di trattamenti specifici per drenare quanto più possibile l'accumulo linfatico nei pazienti che presentano un linfedema primario o secondario.

Lo scopo di questa terapia è quello di alleviare i sintomi, riportando il paziente ad una buona qualità della vita e all'autosufficienza motoria ed ambulatoria.

 

La Terapia Complessa Decongestiva si basa su quattro pilastri fondamentali: 

 

Bendaggio compressivo multicomponente - permette di ridurre il volume dell’edema in maniera importante favorendo anche la guarigione di eventuali lesioni cutanee.

 

Drenaggio linfatico manuale -  permette di favorire il riassorbimento di fluido interstiziale rimuovendole dalle zone più edamatose indirizzandolo verso aree che presentano un drenaggio linfatico normale.

 

Cura e igiene della cute - il fisioterapista si occuperà dell’igiene e cura della cute per evitare infezioni che potrebbero far peggiorare la patologia. 

 

Ginnastica isotonica e decongestionante - in abbinamento al bendaggio e/o all’indumento elastocontenitivo, svolgendo attività fisica che regola e migliora la circolazione sia venosa che linfatica.

 

 

Le Fasi

La prima fase è quella di attacco all’arto interessato, cercando di ottenere la massima decongestione dell’edema evitando che quest’ultimo si trasformi in tessuto fibrotico. 

La seconda fase è quella di mantenimento e di ottimizzazione dei risultati ottenuti. Il paziente inizia ad indossare quotidianamente un tutore elastocontenitivo (o modello standard o su misura) e prosegue le sedute terapeutiche in base alle condizioni cliniche e al piano di trattamento personalizzato.

La terza fase (o fase di mantenimento) è quella in cui il paziente - un famigliare o il care-giver - vengono istruiti sul self management. 

Per self management si intendono alcune attività da svolgere individualmente come: l’autobendaggio linfologico, gli esercizi decongestivi, l’automassaggio e la cura della cute.

 

È chiaro che il Linfedema sia una patologia cronica e inguaribile ma sappiamo che è curabile e grazie ad una buona prevenzione primaria, una sorveglianza clinica dei segni che ci possono far sospettare un edema, una accurata diagnosi clinico-strumentale accompagnata dal trattamento riabilitativo e microchirugico (dove indicato) e un addestramento all’autocura, questa patologia può essere stabilizzata nella sua progressione migliorando così la qualità della vita.

 

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Bendaggio

Bendaggio

Risultato di un Bendaggio

Risultato

Bendaggio

Bendaggio multicompinente

Bendaggio

Bendaggio multicompinente

Bendaggio

Sottobendaggio

Linfedema

Linfedema